«Dietro ogni articolo della Carta Costituzionale, stanno centinaia di giovani morti nella Resistenza. Spetta ancora a noi fare in modo che certi articoli non rimangano lettera morta, inchiostro sulla carta. In questo senso, la Resistenza continua», diceva un grande Presidente della Repubblica come Sandro Pertini

Sono trascorsi 79 anni da quel 25 aprile 1945, quando l’Italia venne liberata dall’oppressione nazi-fascita ritrovando, con la fine della guerra, la sua unità. Spetta a noi trasformare il ricordo e la commemorazione in esempio di vita quotidiana, di dialogo, di rispetto del pensiero del prossimo, di semplice altruismo. Sono cosciente che viviamo in anni funestati di guerre durissime, di atroci crudeltà, pieni di una dialettica politica che mira alla spettacolarizzazione del proprio ideale

Allora quale può essere la migliore definizione del 25 Aprile? «Ritengo che il 25 Aprile sia, anzi è, la festa di tutti gli italiani che si riconoscono nella democrazia, nella libertà, nella solidarietà sancite dalla nostra Costituzione repubblicana. È un onore e un dovere celebrarla. È un onore e un dovere difendere l’uguaglianza degli individui e la pacifica convivenza dei popoli»

Per riscoprire questa Festa della Liberazione dovremmo staccarci dai mezzi di comunicazione e avvicinarci di più ai luoghi della memoria e del ricordo, approfondire il passato dei luoghi in cui viviamo e delle persone che hanno sacrificato la loro vita per noi. In questo l’opera della sezione Anpi di Nole è stata quanto mai meritoria e ispirata proprio a questa esigenza di conoscere, di sapere cosa e perché

E oggi, in occasione del 25 Aprile, abbiamo voluto posare una pietra d’inciampo – la quarta in paese – per ricordare una persona semplice quanto importante per la nostra comunità, Giuliano Ravalli, che nella sua vita, dopo aver attraversato le atrocità della guerra e della deportazione, ha dedicato tutto il suo impegno civile a trasmettere ai giovani la sua esperienza di vita e il suo desiderio di riconoscere nella pace e nella libertà l’unica salvezza per qualsiasi democrazia. Posso dire con orgoglio che sono stato fortunato ad averlo al mio fianco per tanti anni, che in lui ho visto un esempio da seguire

Sentiamola più che mai nostra, oggi, questa responsabilità di essere di esempio per i più giovani, di far sì che quell’enorme coraggio non risulti vano

Viva il 25 Aprile e Viva la Resistenza, Viva la Liberazione, Viva la Repubblica italiana!

Luca Bertino